Il Santo Papa Pio X pubblicò nel 1907 un’enciclica oggi dimenticata: la Pascendi dominici gregis con la quale volle condannare il Modernismo. A cento anni di distanza essa appare ricca di valore e di attualità. È motivata e pervasa da intenzione e afflato pastorale perché vuole custodire la fede del popolo di Dio. In secondo luogo, l’enciclica è un documento di elevato valore teologico: mette in guardia gli “addetti ai lavori”, i teologi, da inevitabili rischi e tentazioni nel loro indispensabile ruolo di “pensatori della fede” ed addita gli errori più gravi a cui la teologia si espone nel suo perenne sforzo di inculturazione. In terzo luogo, la Pascendi fu, direttamente ed indirettamente, promotrice di un consistente movimento culturale all’interno della Chiesa. Oggi la Chiesa intera gode del servizio di istituzioni scientifiche e fruisce degli esiti di molteplici iniziative culturali che furono propiziati anche dalla Pascendi.

In 1907 Pope St Pius X issued the Encyclical Pascendi dominici gregis with which he condemned Modernism and which is no more remembered today. Even after one hundred years, its message is still valid and significant for our times. It is inspired and characterized by pastoral motivation and concern because it aims at keeping the faith of God’s people alive. Moreover the Encyclical is a document theologically noteworthy: it warns the theologians from inevitable risks and temptations in carrying out their ministry as “thinkers of faith” and points out the most serious errors to which theology exposes itself in its ongoing effort of inculturation. Finally, Pascendi, directly or indirectly, set in motion a substantial cultural movement inside the Church, which today avails himself of the ministry of scientific institutions and initiatives, which too were inspired by the Encyclical.