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Jose Kuruvachira - Università Pontificia Salesiana (Roma)
Salesianum vol. 80 (2018) n. 3, 493-530
Sezione: Studia

Autori

Jose Kuruvachira - Università Pontificia Salesiana (Roma)

Sommario

L’esistenza del fondamentalismo indù in India e la persecuzione delle minoranze religiose come i cristiani, i musulmani ed altre, da parte dei gruppi fondamentalisti, non sono sempre conosciuti in Occidente. C’è una relazione intima tra il nazionalismo indù e il fondamentalismo. Ci sono diverse cause – sia reali che immaginarie – per l’ascesa del fondamentalismo; e l’ideologia ha le proprie caratteristiche e strategie specifiche per promuoverla. L’articolo conclude con una valutazione critica del fondamentalismo indù, con qualche suggerimento per superarlo, che include un particolare appello a tutti gli indiani di emulare l’esempio della tolleranza religiosa di Asoka l’imperatore buddista, Akbar il sovrano musulmano Moghul, e il Mahatma Gandhi, un indù, e il padre della nazione.

Abstract

The existence of Hindu fundamentalism in India and the persecution of religious minorities like Christians, Muslims and others by fundamentalist groups are not always known in the West. There is an intimate relationship between Hindu nationalism and fundamentalism. There are several causes – be they real or imaginary – for the rise of fundamentalism, and the ideology has its own specific characteristics and strategies to promote it. The article concludes with a critical evaluation of Hindu fundamentalism, and some suggestion to overcome it, which includes a special appeal to all Indians to emulate the outstanding example of religious toleration of Asoka the Buddhist emperor, Akbar the Muslim Moghul ruler, and Mahatma Gandhi, a Hindu, and the father of the nation.