Interculturalità e discernimento vocazionale
Salesianum vol. 80 (2018) n. 2, 257-277
Sezione: Studia
Sommario
Oggi si riconosce la presenza multiculturale in tutte le società umane del mondo. In questa situazione, il diritto alla diversità e la valorizzazione delle identità culturali diventano delle questioni inevitabili. Per questo fatto, la Chiesa e le grandi organizzazioni internazionali incaricate di orientare l’educazione (l’UNESCO per esempio) stanno maturando la riflessione per fornire le strategie operative capaci di facilitare l’interazione tra le culture. La pluralità di visioni e di punti di vista fa parte di questa diversità culturale che compone l’unità del mondo. Nella prospettiva della preparazione al sinodo dei giovani (2018), è necessario chiedere al discernimento di esaminare la presenza di questa cultura interculturale nei giovani, per preparare un mondo aperto al dialogo e agli scambi fruttuosi. Questa riflessione chiarisce che servono accompagnatori che hanno già assimilato questa cultura.
Abstract
Undoubtedly, the worldwide society is becoming ever more multicultural. In such a situation, the right to diversity and to cultural identity emerge as inevitable questions. For this reason, the Church and the international organizations (such as the UNESCO) that have the task of guiding the educational process are seriously engaged in providing operative strategies capable of facilitating cultural interaction. In a certain sense, plurality of visions and points of view form part of the cultural diversity that shapes the unity of humankind. In the perspective of preparation for the Synod on Youth (2018), it is then necessary that the discernment process take into account the intercultural interaction among the young, to move towards a world open to dialogue and reciprocal enrichment. The present contribution clarifies that those who accompany the young in this process themselves be attuned to interculturality.