header

Morand Wirth - Università Pontificia Salesiana (Roma)
Salesianum vol. 80 (2018) n. 1, 87-108
Sezione: Studia

Autori

Morand Wirth - Università Pontificia Salesiana (Roma)

Sommario

Il 27 dicembre 1889, festa di san Giovanni apostolo ed evangelista, don Michele Rua, successore di don Bosco, iniziava una sua lettera circolare ai salesiani scrivendo: «Oggi, festa dell’apostolo della carità e onomastico dell’amato nostro padre…». Sennonché i giovani lo festeggiavano il giorno di san Giovanni Battista, 24 giugno, festa popolarissima a Torino. Don Bosco lasciò fare. Tra lui e l’apostolo si possono verificare varie caratteristiche comuni: amico di Gesù, figlio adottivo di Maria, amico di Pietro, apostolo della carità, difensore della verità, veggente, e infine “martire”. La sua devozione verso l’apostolo si manifesta in due fatti: la costruzione a Torino di una chiesa dedicata a san Giovanni Evangelista e l’iniziativa di una biografia dell’apostolo. Dal punto di vista dell’educazione, si nota la centralità della carità in ambedue Giovanni.

Abstract

On 27 December 1889, feast of St John the apostle and evangelist, Michael Rua, the successor of Don Bosco, begun his circular letter to the Salesians in this way: «Today, feast of the apostle of charity and of our beloved father….». Nevertheless, the young celebrated it on 24th June, the feast of St John the Baptist, a very popular feast in Turin. Don Bosco let them do so. Between Don Bosco and the apostle, we can identify some common features: friend of Jesus, adoptive son of Mary, friend of Peter, apostle of charity, defender of truth, visionary and ‘martyr’. Don Bosco’s devotion to his patron can be deduced from two facts: the construction of a church dedicated to St John the Evangelist and the initiative of a biography of the apostle. From the perspective of education, we may note the centrality of charity in both Johns.