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Maurizio Marin - Università Pontificia Salesiana (Roma)
Salesianum vol. 79 (2017) n. 1, 39-66
Sezione: Studia

Autori

Maurizio Marin - Università Pontificia Salesiana (Roma)

Sommario

Lo studio è suddiviso in due parti: la prima dedicata alla concezione e al ruolo della meraviglia nelle opere di Aristotele; la seconda alla sua concezione nell’Insight di Lonergan. In Aristotele la meraviglia ha un significato ambivalente, può esprimere sia desiderio di conoscere sia mancanza di cultura, si eleva con la crescita del sapere ma può essere anche un modo ironico di evidenziare l’ottusità di alcuni interpreti, può diventare stimolo alla ricerca e manifestare le lacune nell’ambito pratico, accrescere il senso del piacere e diventare ammirazione per la vita felice. Nell’Insight di Lonergan la meraviglia esprime essenzialmente il desiderio di conoscere, anche se non manca qualche uso ironico, ma è ben evidenziata la sua gradualità, il suo valore di stimolo alla ricerca, di gioia del conoscere in modo sempre più ampio e più rigoroso.

Abstract

This study is divided in two parts: the first part deals with the understanding and the role of wonder in the work of Aristotle; the second part presents the understanding of Lonergan’s Insight. In Aristotle, wonder had an ambivalent value. It can mean whether desire to know or lack of culture; it is increased with knowledge, but it can also be the ironical way to stress the obtuse way of certain interpreters. It can be a stimulus to research and also manifest the lacuna in the practical field. It can increase the sense of pleasure and it can become admiration for a happy life. In Lonergan’s Insight, wonder mainly expresses the desire to know, even if there is some ironical way of using it, but it is evident its gradualism, its value as a stimulus for research and as the joy of knowledge in a way more ample and rigorous.