Gli studi biblici contemporanei sono stati efficacemente usati nel capitolo secondo (§§ 65-75, 96-100) dell’enciclica Idi papa Francesco. Il documento focalizza il Gesù della storia (“Lo sguardo di Gesù”). Così, alcuni testi maggiori sulla creazione (e.g. Rm 8,18-25; Col 1,15-20; Gv 1,1-18) sono trascurati. Questo studio suggerisce che l’immagine biblica dell’agnello «che è stato immolato fin dalla fondazione del mondo» (Ap 13,8; cfr. 5,6; 7,9-10; 13-17; 12,11; 15,2-4; 17,13-14; 21,22.27; 22,1-5) può essere introdotta nel discorso teologico per indicare la violenza e la pena necessarie che segnano il processo ecologico. Esso termina indicando alcune delle sfide che l’enciclica lancia alla cosiddetta società cristiana occidentale.

Contemporary biblical scholarship has been effectively used in Chapter Two (paras. 65-75, 96-100) of Pope Francis’ Encyclical Laudato Si’. The document focuses upon the Jesus of history (“The gaze of Jesus”). Thus, some major “creation texts” (e.g. Rom 8:18- 25; Col 1:15-20; John 1:1-18) are neglected. This study suggests that the biblical image of the Lamb “slain before the foundation of the world” (Rev 13:18. See 5:6; 7:9-10, 13-17; 12:11; 15:2-4; 17:13-14; 21: 22, 27; 22:1-5) might be introduced into theological discourse to address the necessary violence and pain that marks the ecological process. It closes by addressing some of the challenges the Encyclical poses to a so-called Christian western society.