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Marcello Grifò -
Salesianum vol. 78 (2016) n. 3, 423-452
Sezione: Studia

Autori

Marcello Grifò -

Sommario

Un curioso incidente liturgico, provocato da sospetti sull’ortodossia del Messale impiegato dalla delegazione maronita giunta a Roma per prendere parte al Concilio Lateranense V, si pone all’origine degli studi di Siriaco in Occidente. Protagonista e artefice di questa rinascita fu un canonico lateranense, Teseo Ambrogio degli Albonesi, che tra enormi difficoltà, ma con straordinaria determinazione, riuscì a riportare all’attenzione degli studiosi questa antica lingua cristiana e la venerabile tradizione spirituale che in essa si era espressa. Tuttavia, al di là della grande rilevanza che questo evento rivestì sotto il profilo filologico, il recupero del Siriaco si tradusse nella graduale riscoperta della ricchezza storica ed ecclesiologica che queste antiche Chiese orientali, per troppo tempo rimaste ai margini dell’ecumene cristiano, possedevano.

Abstract

A curious liturgical accident, caused by suspicion about the orthodoxy of the Missal used by the Maronite delegation arrived to Rome to take part in the Fifth Lateran Council, is placed at the beginning of the Syriac studies in the West. The protagonist and the promoter of this revival was a Lateran canon, Teseo Ambrogio degli Albonesi, who between insurmountable difficulties but with extraordinary determination, managed to call scholars’ attention on this ancient forgot Christian language and on the venerable spiritual tradition which in it was expressed. However, beyond the great importance that this event had in the philological field, the recovery of Syriac determined the gradual discovery of the historical and ecclesiological richness guarded by these ancient Eastern Churches, for too long remained on the margins of Christian ecumene.