Orazio Antonio Bologna -
Salesianum vol. 71 (2009) n. 3, 421-451
Sezione: Studia

Autori

Orazio Antonio Bologna -

Sommario

Il lavoro punta su un orizzonte non solito tra gli studiosi della lirica greca arcaica. L’originalità consiste nell’inquadrare i frammenti giunti fino a noi entro i confini della ricerca filosofica contemporanea all’Autore, di modo che il pensiero non resta sradicato dalla condizione di vita che lo circonda. In questo lavoro, originale e ben documentato, viene dato di cogliere, al tempo stesso, l’apporto degli altri sulla sua vicenda e il proprio contributo al pensiero degli altri. Con linguaggio tecnico e attento alle correnti contemporanee di critica letteraria, il lavoro è una dignitosa presentazione degli studi attuali su Archiloco, con una personale sottolineatura del processo di transcodificazione della lingua omerica, già presente in Quintiliano, ma sottoposto a continue analisi per l'abbondante presenza tropica. La dimensione temporale pertanto, cara all'Autore, tenta di recuperare anche aspetti dei frammenti pervenutici, solitamente minimizzati, in senso autobiografico reale.

Abstract

The work focuses on an unusual horizon among the scholars of Greek, archaic lyric. The originality lies in framing the fragments, came to us, within the boundaries of contemporary philosophical research to the Author, so that his thought isn’t uprooted from the condition of life that surrounds him. In this original and well- documented work, it’s possible to decrypt, both, the contribution of the others on Archiloc’s predicaments, and the contribution that the poet from Paro gave to the thought of the others, preventing, so to say, some aspects of philosophical, presocratic research. With technical and attentive language to the tendencies of contemporary-literary criticism, this work is a dignified presentation of the current studies on Archiloco, with a personal emphasis on the transcoding process of Homeric language, already present in Quintilian, but subjected to very frequent analysis for the copious tropic presence. The temporal dimension, so dear to the Author, tries to recover even some aspects of fragments that, usually minimized, have reached us in real autobiographical sense.