L'ira divina in Platone. L'utilizzazione dell'irascibilità umana da parte della sapienza divina
Salesianum vol. 67 (2005) n. 1, 7-25
Sezione: Studia
Sommario
L’Autore indaga nei testi di Platone, il quale aveva pienamente assimilato le critiche di Senofane all’antropomorfismo, per cui, invece di considerare gli dèi nei limiti dell’uomo, eleva l’uomo alla luce dei principi divini. L’irascibilità umana, motore dell’epica nella figura di Achille e della tragedia in quella di Prometeo, prima delle distinzioni aristoteliche e delle censure stoiche, nella filosofia platonica è un capolavoro provvidenziale, pericoloso e insieme prezioso per la nostra libertà.
Abstract
The author examines Plato’s texts. Plato had fully assimilated Xenophanes’ criticism of anthropomorphism which, instead of considering the gods within human limits, elevates man into the light of the divine principles. Human irascibility in Platonic philosophy, which animates epic poetry in the figure of Achilles and that of tragedy in Prometheus, is a providential masterpiece which is both dangerous and precious for our freedom and precedes the objections made by Aristotle and the criticisms of the Stoics.
