Markus Graulich - Università Pontificia Salesiana (Roma)
Salesianum vol. 65 (2003) n. 2, 301-333
Sezione: Studia

Autori

Markus Graulich - Università Pontificia Salesiana (Roma)

Sommario

Negli anni del suo pontificato il Papa Paolo VI aveva il compito di impiantare nella vita della Chiesa i principi e la dottrina del Concilio Vaticano II. Ciò non vale solo sul livello liturgico e dottrinale ma anche per quanto riguarda l’ordinamento canonico. Con numerosi documenti si adoperò a tradurre in un linguaggio canonistico la dottrina e l’ecclesiologia conciliare. Questi documenti e la figura di Paolo VI come legislatore della Chiesa universale sono l’oggetto della prima parte del presente articolo. Nella seconda parte vengono presentati i discorsi di Paolo VI che trattano esplicitamente del diritto canonico e della sua fondazione. Sono i discorsi alla commissione per la riforma del codice, i discorsi alla Rota Romana e alcuni discorsi ai partecipanti di diversi congressi di canonisti. L’analisi di queste allocuzioni fa intravedere come per Paolo VI il diritto canonico non è un elemento puramente esteriore ed estraneo alla vita della Chiesa, ma uno strumento indispensabile fondato sul mistero stesso della Chiesa. Di conseguenza per lo studio del diritto canonico il Papa esige una buona conoscenza della teologia e dell’ecclesiologia.

Abstract

During the years of his pontificate, Paul VI had the duty to incorporate the teaching of the Second Vatican Council into the life of the Church. This task was not only to fulfil in view of the liturgy and the doctrine but also regarding canon law. Much of his documents have the task to translate the doctrine and the ecclesiology of the council into a canonical language. This documents and the figure of Paul VI as legislator are the objects of the first part of this article. The second part focuses on different addresses in which Paul VI speaks explicitly about the canon law and its foundation. These addresses were given to the Commission for the reform of the code of canon law, to the Rota Romana and the participants of various congresses of canon lawyers. Analysing these texts it emerges that for Paul VI the canon law is not a purely exterior or unnatural element in the life of the Church, but an indispensable instrument, founded on the mystery of the Church itself. Consequently, the Pope asks for a solid theological and ecclesiological formation of those who study the canon law.