L’antropologia dell’Aquinate è considerata profondamente antidualista. Essa, infatti, si costruisce in netto contrasto sia con le istanze filosofiche del platonismo, sia con le radicali prospettive monopsichismo averroista, che rischiavano di frantumare irreparabilmente l’unitarietà profonda della natura umana. Eppure, questa radicale esigenza di unità antropologica sembra entrare in crisi quando Tommaso utilizza le sue categorie ilemorfistiche per indagare due momenti decisivi dell’esistenza umana: la nascita e la morte. Per diverse ragioni, in entrambe queste circostanze radicali, la tenuta dei principi ilemorfistici sembra vacillare. L’Aquinate fa dunque ricorso all’azione creativa di Dio o comunque ad argomenti e meccanismi estranei alla natura e al discorso filosofico, prestando però il fianco a possibili critiche relative alla contaminazione tra argomentazioni razionali e riferimenti teologici.
Parole chiave
Ilemorfismo | Embriologia | Anima | Intelletto | Generazione
Aquinas’ anthropology is considered profoundly anti-dualistic. In fact, it is constructed in sharp contrast both with the philosophical demands of Platonism and with the radical monopsychic perspectives of Averroism, which risked irreparably shattering the profound unity of human nature. Yet, this radical need for anthropological unity seems to enter into crisis when Thomas uses his hylomorphic categories to investigate two decisive moments of human existence: birth and death. For various reasons, in both of these radical circumstances, the strength of the hylomorphic principles seems to falter. Aquinas therefore resorts to the creative action of God or in any case to arguments and mechanisms foreign to nature and philosophical discourse, but leaves himself open to possible criticisms relating to the contamination between rational arguments and theological references.
Keywords
Hylemorphism | Embryology | Soul | Intellect | Generation