In questo contributo si vuole analizzare un particolare avvenimento relativo al monastero di Santa Lucia di Rieti, fondazione dell’ordine delle Clarisse, da non confondere con un altro monastero omonimo non molto distante. Si tratta della concessione di indulgenze promulgata da un gruppo di arcivescovi e vescovi nel 1289. Due sono gli aspetti fondamentali riguardo a tale evento: il primo è la tipologia documentaria stessa che ospita questa concessione, denominata “lettera collettiva di indulgenza”, la quale vive il suo apogeo durante il periodo avignonese; tuttavia, non si aveva notizia, finora, di un esempio duecentesco conservato in Italia e con destinatario italiano. Il secondo è che le disposizioni stabilite dagli alti prelati vengono, nell’arco di pochissimo tempo, notevolmente ridimensionate dal papa regnante Niccolò IV. È, dunque, questo un breve studio che può risultare interessante non solo per ricostruire parte della storia di questa fondazione monastica, ma anche per progredire nelle conoscenze sulle più antiche attestazioni di una tipologia documentaria non particolarmente nota.

This article’s aim is the analysis of a particular event regarding the monastery of Santa Lucia of Rieti, a foundation of s. Clare’s nuns that must not be confused with another homonymous one not very far away. It’s the concession of indulgences issued by a group of archbishops and bishops in 1289. Two are the most distinctive aspects about this event: the first one is the documentary typology itself that hosts this concession, called “collective letter of indulgence”, living its apogee during the Avignon’s period; however, we hadn’t, until now, any example of XIII century conserved in Italy and with an Italian addressee. The second one is that the dispositions established by the prelates are, within a very short time, considerably cut down by the regnant pope Nicolaus IV. So, this is a brief research that could emerge as interesting not only in order to reconstruct a part of that monastic foundation’s history, but also to progress on knowledge about the most ancient attestations of a documentary typology non particularly wellknown.