“Vitalogia africana”. La visione africana della persona umana nella prospettiva vitalogica
Salesianum vol. 73 (2011) n. 1, 13-36
Sezione: Studia
Sommario
Questa riflessione presenta le linee fondamentali della cultura africana espressa nella formulazione “vitalogia”, come fondamento ed espressione del pensare africano, come criterio della scienza all’africana. Per “vitalogia”, l’autore intende la visione africana della vita, analoga alla filosofia nella storia del pensiero occidentale. In particolare, viene trattata la visione africana della persona umana, nei suoi nessi e connessi. Nella prospettiva vitalogica, l’essere umano è considerato come soggetto di relazione tra se stesso e i suoi pari, soggetto in relazione con il mondo e con Dio Creatore. L’essere dell’uomo africano non è l’essere-in-sé, ma è l’essere-con-tutti. È la forza vitale che garantisce la personalità dell’individuo e lo rende parte di un tutto, membro della comunità dei viventi. Da quest’unione vitale risulta che l’io individuale è legato ontologicamente all’altro, al mondo e a Dio Creatore.
Abstract
This contribution presents the fundamental significance of the African culture that is expressed in the concept “vitalogy”, as the foundation and expression of African thinking, as a criterion of African science. According to the author, “vitalogy” means the African view of life, similar to philosophy in the history of Western thought. In particular, the contribution deals with the all-round view of the human person in Africa. In the vitalogic perspective, the human being is considered as a subject of relationship between oneself and his equals, a subject of relationship with the world and with God the Creator. To be African does not mean “being-in-self”, but “being-with-all”. It is the vital force which assures the individual personality and makes him/her a part of a whole, a member of the community of the living. From such a vital union, the individual subject is ontologically connected to the other, to the world and to God the Creator.