Geremia Bonomelli catecheta e catechista. Tra tradizione ed innovazione nel contesto del movimento catechistico italiano (Prima parte)
Salesianum vol. 79 (2017) n. 3, 423-459
Sezione: Studia
Sommario
Figura di spicco nella storia della Chiesa italiana tra Ottocento e Novecento in generale, mons. Geremia Bonomelli (1831-1914) è tale anche nella più specifica storia del movimento catechistico. Egli, infatti, in sintonia con altri protagonisti del movimento stesso, non solo italiani, scuote una prassi catechistica ormai obsoleta recandovi diversi stimoli innovatori. Lo studio si propone di evidenziare questi aspetti di novità che, seguendo un certo ordine cronologico, sono rintracciabili: nella cura di rinnovare la catechesi studentesca attraverso il celebre testo Il giovane studente; nel progressivo orientamento ad un servizio catechistico nuovo espresso attraverso la semplificazione del catechismo della diocesi di Cremona; nell’impegno a favore dell’incipiente movimento catechistico italiano; nel lavoro svolto per redigere un formulario catechistico unico per il Piemonte e la Lombardia; nelle acute critiche alle bozze del Catechismo di Pio X del 1912, ove risultano evidenti la sintonia del Bonomelli con il pensiero psico-pedagogico del Rosmini e la sua apertura alle suggestioni innovatrici del movimento catechistico di altri paesi.
Abstract
Msgr. Geremia Bonomelli (1831-1914) was a prominent figure not only in the history of the Italian Church in the nineteenth and twentieth centuries but also in the specific history of the catechetical movement. He, in fact, in line with other protagonists of the movement who were not only Italians, shook up a catechetical praxis almost obsolete, by ushering in several innovative stimulants. The present study aims to highlight these elements of novelty, following a certain chronological order. These are: attention to renew the student catechesis through the famous text, Il giovane studente (The Young Student); progressive orientation for a new form of catechetical service through the simplification of the catechism of the diocese of Cremona; commitment in favour of the incipient Italian catechetical movement; work to produce a single catechetical formulary for Piedmont and Lombardy; perceptive critique of the drafts of the Catechism of Pius X in 1912 in which the harmony with the psycho-pedagogical thought of Rosmini and his openness to innovative proposals from the catechetical movements in other countries are clearly evident.