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Guido Baggio - Università Roma Tre (Roma)
Salesianum vol. 76 (2014) n. 3, 497-515
Sezione: Studia

Autori

Guido Baggio - Università Roma Tre (Roma)

Sommario

Nella prima parte dell’articolo si argomenta contro i limiti della riduzione metodologica applicata dalle scienze ai fenomeni da osservare al fine di formulare una conoscenza il più possibile unitaria rispetto alla realtà, sostenendo come alla base delle stesse scelte metodologiche siano rintracciabili, oltre a valutazioni teoretiche, anche criteri di selezione delle variabili non prettamente scientifici. In particolare, nella prima parte ci si propone di evidenziare la dimensione “meta-scientifica” che entra in gioco nelle valutazioni di scelte metodologiche da parte degli scienziati e, connessa alla dimensione “meta-scientifica”, la “fallibilità” di qualsiasi discorso scientifico “normale” – intendendo il termine “normale” secondo l’accezione kuhniana. Nella seconda parte dell’articolo viene introdotto il modello della “scienza post-normale”, il quale si propone di integrare il metodo scientifico “normale” quando i fatti sono incerti, i valori in discussione, gli interessi elevati e le decisioni urgenti. La scienza post-normale considera maggiormente l’incertezza e la pluralità di prospettive come elementi che caratterizzano l’indagine scientifica, rimettendo in discussione la tradizionale distinzione tra fatti oggettivi e valutazioni soggettive ed evidenziando lo stretto intreccio e l’ineludibile interconnessione tra le due dimensioni di fatti e valori.

Abstract

The first part of this article argues against the limits of the methodological reduction applied in science to phenomena which must be observed with the object of acquiring the most unified knowledge, possible as regards reality, by maintaining, as the basis of these choices which are traceable, besides theoretical evaluations, even some criteria of selection of the variable elements which are not strictly scientific. Particularly the first part has the object of underlining the “metascientific” dimension which is introduced in the evaluation of methodological options adopted by scientists and connected to the meta-scientific dimension, the fallaciousness of any scientific treatise which is “normal”, according to the sense attributed to it by Kuhn. The model of “post-normal science” is introduced in the second part of the article where it attempts to integrate the “normal” scientific method when facts are uncertain, values are queried, great interest is aroused and urgent decisions are to be taken. “Post-normal science” mainly takes into consideration the uncertainty and the plurality of prospectives as the characteristic elements of scientific enquiry, by questioning the traditional distinction between objective facts and subjective evaluations and by emphasizing the close connection and the inevitable link between the two dimensions of facts and values.