Mara Borsi -
Salesianum vol. 72 (2010) n. 3, 479-511
Sezione: Studia

Autori

Mara Borsi -

Sommario

L’articolo propone la rilettura della comunità dell’Oratorio di Valdocco come una comunità di prassi formativa dove si discute di tutto: orari di lavoro, di studio, di attività ricreative, di manifestazioni religiose, della vita delle associazioni giovanili. Il testo evidenzia il primato della formazione sul campo. L’apprendimento dello stile educativo avviene attraverso le esperienze relazionali concrete. Da don Bosco gli educatori imparano per osmosi i tratti fondamentali che caratterizzano l’esperienza educativa salesiana. Lo studio illustra, inoltre, l’attenzione formativa di don Bosco e della comunità di Valdocco nei confronti di quella innumerevole schiera di laici, benefattori, benefattrici, Cooperatori, Cooperatrici, exallievi convocata attorno al progetto di rigenerazione della società a partire dall’educazione cristiana dei giovani. In questo ambito emerge la relazione stabilita da don Bosco con le benefattrici. Nel rapporto con i laici il Santo è senz’altro protagonista, ma bisogna notare il ruolo non sicuramente marginale della comunità dell’Oratorio, dei suoi più stretti collaboratori, degli stessi giovani che costruiscono il clima di accoglienza e di festa che provoca ammirazione e simpatia nei confronti dell’educazione salesiana.

Abstract

The article takes a look at the community of the Oratory of Valdocco, as a community engaged in an educative praxis where everything is discussed together: timetable for work, studies, recreation, religious activities, group activities. The text shows the primacy of formation on the field. Assimilating the educative method is done through the experience of forming relationships. The educators directly learned from Don Bosco himself, the fundamental characteristics of Salesian education. Moreover, the study illustrates the attention given by Don Bosco and the community of Valdocco to the formation of that big number of lay people, benefactors, Cooperators and alumni, called together for the regeneration of society through the Christian education of young people. From this point of view we will see the relationship of Don Bosco with the benefactors. It is obvious that in the relationship with the lay people, Don Bosco was the protagonist, but it is also necessary to see the role of the community of the Oratory, his closest collaborators, the young people themselves who gave that atmosphere of joy and welcome which attracted admiration for the Salesian style of education.