Antonio Maria Javierre Ortas - Università Pontificia Salesiana (Roma)
Salesianum vol. 70 (2008) n. 2, 221-245
Sezione: Studia

Autori

Antonio Maria Javierre Ortas - Università Pontificia Salesiana (Roma)

Sommario

L’A., il card. Antonio M. Javierre recentemente deceduto, offre in queste pagine una sua visione del cammino percorso dal movimento ecumenico negli ultimi decenni, cammino al quale egli ebbe a partecipare attivamente in prima persona. La falsariga della sua esposizione è data dalle tre encicliche papali che hanno avuto a tema in maniera preponderante l’ecumenismo: la Mortalium Animos di Pio XI, la Ecclesiam Suam di Paolo VI, e la Ut unum sint di Giovanni Paolo II. “Dal rifiuto al dialogo”: in tali parole si potrebbe condensare sinteticamente la dinamica seguita dai loro Autori, una dinamica che solleva il problema dogmatico del ruolo del Magistero papale ordinario, sollecitato da una parte al “tenete traditiones” e dall’altra al “negotiamini dum venio”. L’articolo lo affronta evidenziando i suoi diversi risvolti e rilevando la continuità e la novità delle sue prese di posizione.

Abstract

Cardinal Antonio M. Javierre, recently deceased, dedicates these pages to his vision of the road followed by the ecumenical movement of the recent past, a route which he helped establish. The fount of his description comes from the three papal encyclicals which deal predominately with the theme of ecumenicalism: Mortalium Animos by Pius XI , Ecclesiam Suam by Paul VI, and Ut unum sint by John Paul II. “From refusal to dialogue”: these words could condense the contents of these encyclicals, a dynamic that raises the dogmatic problem of the ordinary Papal Magisterium, pointing out on the one hand “tenete traditiones” (maintain tradition) and on the other “negotiamini dum venio” (negotiate while I am coming). The article addresses this problem, highlighting its various implications and revealing the continuance and innovation of his position.