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Mario Iadanza -
Salesianum vol. 75 (2013) n. 3, 441-474
Section: Studia

Autori

Mario Iadanza -

Sommario

Il rapporto tra Gregorio Magno e i Longobardi nelle molteplici problematiche che implica costituisce un tema classico della storiografia gregoriana, frequentato dagli studiosi in ogni tempo. Questo contributo analizza la questione dell’impegno gregoriano per la pace, perseguita anzitutto come tregua generale e poi quale leale e stabile “societas” o “amicitia” tra Longobardi (regno, ducato di Spoleto, ducato di Benevento) e la respublica christiana (impero romano). Nell’orizzonte di Gregorio altro obiettivo da perseguire insieme con la pace perpetua è la conversione dei Longobardi all’ortodossia cattolica, perché l’unità della fede costituisce il fondamento vero e duraturo dell’amicitia. Ma le condizioni politico-religiose dell’ultimo decennio del secolo VI e dell’inizio del secolo VII facevano ritenere realisticamente praticabile la via della pace, rivelandosi la conversione progetto di lunga durata: pertanto il papa si mosse e operò soprattutto nella prima direzione. La fonte privilegiata per la ricognizione della problematica è data dal Registrum epistolarum di Gregorio Magno (590-604), che rappresenta l’espressione più immediata e più completa della sua personalità e la testimonianza fondamentale della sua opera, pastorale e di governo.

Abstract

The relationship between Gregory the Great and the Longobards, in the various problematic situations in which this is involved, has always been a classical subject for historians who have taken an interest in Gregory. This article deals with the question of Gregory’s efforts to make peace, or rather a widespread truce and a loyal and stable societas or amicitia between the Longobards (the kingdom, duchy of Spoleto and Benevento) and the respublica christiana (the Roman Empire). Together with this lasting peace treaty Gregory also wished to convert the Longobards to Catholic orthodoxy since unity of faith is the true and lasting basis of amicitia. The political and religious situation of the last ten years of the 6th and the beginning of the 7th century rendered the way to peace seem quite realistic while the project of conversion appeared to be lengthy. The Pope therefore devoted more of his efforts to the former project. The main source for examining this subject is the Registrum epistolarum of Gregory the Great (590-604) which is an immediate and complete expression of his personality and testimony of his work as a pastor and a man involved in government.