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Graziano Perillo - Università Pontificia Salesiana (Roma)
Salesianum vol. 73 (2011) n. 4, 631-666
Section: Studia

Autori

Graziano Perillo - Università Pontificia Salesiana (Roma)

Sommario

La nozione di metafora giunge a Tommaso d’Aquino dopo una lunga tradizione che ha la sua origine in Aristotele. La riflessione dell’Aquinate sulla nozione di metafora può essere distinta in due ambiti specifici, che a loro volta si richiamano reciprocamente: uno di carattere filosofico-teologico; un altro di carattere esegetico. Inserita in questi due ambiti di riflessione, la nozione di metafora è chiarita da Tommaso da una parte per comprendere meglio quell’analogia che rende possibile il discorso metafisico e teologico su Dio, dall’altra per spiegare alcune espressioni bibliche cariche di antropomorfismo. Emerge così una tensione speculativa orientata a riconoscere una precisa funzione conoscitiva alla metafora, ma anche a tracciarne i confini.

Abstract

The idea of the metaphor found in Thomas Aquinas is the result of a long tradition which originates in Aristotle. His reflections on the metaphor may be limited to two specific areas which manifest a mutual affinity: one is of a philosophical-theological nature; another is exegetical. Thomas clarifies the idea of the metaphor, as situated in these two areas, firstly, for a better understanding of the analogy which renders possible on the one hand a metaphysical and theological discourse about God and on the other for the interpretation of some biblical expressions which are heavily anthropomorphic. The result is a speculative tension which is oriented not only towards acknowledging a precise cognitive function of the metaphor but also of defining its limits.